Inizio anno: cosa sogniamo

Mentre riordinavo, ho trovato una scatola di vecchie foto e appunti. Mi ha sorpreso e commosso profondamente perché ave-vo dimenticato molte cose. Da adolescente, scrivevo sui vecchi appunti e sulla carta intestata quello che volevo accadesse nella mia vita in futuro. C’erano cose come “innamorarsi”, “figli”, “famiglia”, “casa”, “avere un cane” (ce ne sono stati tre negli ultimi decenni), “un buon lavoro”, “matrimonio al castello” (ha funzionato) e altri sogni di vita. Molte delle cose della lista si sono avverate e alcune potrebbero essere aggiunte all’attuale lista di sogni di vita ancora da realizzare. Perché credo che sia davvero bello tenersi stretti questi sogni. Non importa se e quando riuscirete a realizzarli. Ma il fatto di avere un desiderio così grande che si sogna di tanto in tanto dà la sensazione che abbiamo ancora qualcosa di bello davanti a noi.

Ed è questo che vi auguro per il nuovo anno. Scrivete i vostri sogni e fate progetti per le cose che vi danno gioia. Tutto è ancora nascosto, molto è incerto. Questo spesso provoca paura. E la paura paralizza, ci si aggrappa al conosciuto invece di osare qualcosa di nuovo. Quando avevo 15 anni era diverso. Allora ci buttavamo in ogni avventura senza pensare, facendo cose che a posteriori ci fanno rabbrividire. E oggi? Raramente usciamo dalla nostra zona di comfort. Perché ci manca la fiducia necessaria per farlo: La fiducia che tutto, in qualche modo, andrà per il verso giusto quando ci si lancia verso l’ignoto. Ma per sentire la vita, dobbiamo abbracciare il cambiamento, realizzare i sogni e osare qualcosa di nuovo. Abbiamo sempre una scelta: lamentarci e sentirci vittime impotenti o guardare, avere coraggio e assumerci la responsabilità della nostra felicità e pensare: cosa ne faccio ora? Cosa vogliamo cambiare o dove vogliamo andare? Ci sarà ancora, da qualche parte, la nostra sicurezza giovanile? Facciamo il primo passo e inaspettatamente troveremo qualcosa di bello. Con queste premesse, vi auguro un nuovo anno entusiasmante e felice!

Manuela Petraglio