Maria Kubin consacrata vescova per l’Austria

Sabato 24 giugno Maria Kubin è stata consacrata come nuova vescova vetero-cattolica d’Austria nella chiesa evangelica Gustav Adolf a Vienna per motivi di capienza. Questa è la prima volta che una Chiesa vetero-cattolica dell’Unione di Utrecht ha una vescova a capo della Chiesa.
La consacrazione è stata fatta dall’arcivescovo di Utrecht, Bernd Wallet. I consacratori sono stati i vescovi vetero-cattolici Matthias Ring (Germania) e Harald Rein (Svizzera). Questa è una bella tradizione delle nostre Chiese: ogni diocesi che elegge il proprio vescovo normalmente non consacra il proprio vescovo. Anche se ci sono vescovi emeriti austriaci, per tradizione non partecipano alla consacrazione. Le Chiese sorelle riconoscono che la Chiesa, in questo caso austriaca, si è mantenuta nel solco della tradizione apostolica e quindi, a conferma della successione apostolica di quella comunità cristiana consacrano per loro il ve-scovo da loro scelto. La successione apostolica, tanto richiesta dalla Chiesa romana, è principalmente per noi della comunità e solo in seguito del vescovo che viene consacrato in una catena di consacrazioni valide.

Erano presenti anche altri vescovi delle Chiese dell’Unione di Utrecht, nonché delle Chiese anglicane, della Chiesa lusitana del Portogallo, della Chiesa episcopale riformata di Spagna, della Chiesa evangelica luterana di Svezia e della Chiesa filippina indipendente. Hanno preso parte anche numerosi rappresentanti dell’ecumenismo in Austria.
Nel suo sermone, il vescovo svizzero Harald Rein ha fatto riferimento alla crescente secolarizzazione della società. Il nucleo del cristianesimo, dice il vescovo Rein, è la fede nella morte e risurrezione di Gesù e l’annuncio della risurrezione del crocifisso. Il motto di Kubin “Parla co-me una profetessa” è stato scelto dall’idea che tutte le persone sono profeti. “Ogni cristiano è profeta o profe-tessa” e richiama l’attenzione sulle sfide sociali.

Il vescovo Rein ha sottolineato che l’aspetto profetico della fede cristiana dovrebbe ricevere oggi maggiore attenzione. Secondo Rein, c’è un segno per la consacrazione all’ufficio episcopale per esprimere questo. Durante la preghiera di consacrazione, viene steso l’Evangeliario, il libro che contiene la Parola di Dio. “La donna consacrata dovrebbe essere ripiena della parola di Dio e del suo Spirito e vivere secondo essa”, ha affermato il nostro vescovo.
Maria Kubin si è occupata intensamente della liturgia, che è stata sviluppata insieme in modo che avesse non solo elementi della liturgia classica dell’ordinazione episcopale, ma anche che il linguaggio fosse formulato in modo di-verso e tenesse conto anche del contesto spirituale della nuova vescova.