Un forte Sì


Al 154° Sinodo di Thun le persone delegate si sono alzate in piedi una ad una, chiamate per nome e hanno pronunciato con vigore il proprio sì. Si è pronunciato un forte sì (solo due voti contro) al sacramento del matrimonio per tutti ma è stato anche richiesto dall’assemblea del Sinodo un solo rito uguale per tutti per affermare l’assoluta uguaglianza. Un forte applauso ha seguito queste richieste.

Per poter introdurre il sacramento del matrimonio per tutti subito dopo la seconda lettura nel 2022, il Sinodo nazionale ha già incaricato la Commissione liturgica di elaborare il rito. Come commissione liturgica stiamo lavorando partendo dal rito del matrimonio attuale, rendendolo inclusivo per tutte le coppie. Vogliamo poi diversificare le preghiere in base alla “biografia” delle persone che si sposano – ad esempio se sono divorziate/i o vedove/i o da lungo tempo conviventi – ma non in base al genere.
Non è stato l’unico argomento del Sinodo ma ovviamente è stato il più “caldo”. Le discussioni avevano chiuso la prima giornata di lavori che si sono svolti mantenendo il distanziamento nella chiesa cattolica romana di s. Maria.

Alla sera la cena era prevista sul battello, sul lago ma, sapendo che sarei arrivata molto stanca a sera, non vi ho partecipato quest’anno ma è uno degli eventi imperdibili in cui si vive il piacere e la gioia di ritrovarsi insieme, in un tempo un po’ più rilassato, fuori dai vari dibattiti.

Il mattino dopo, prima della votazione, abbiamo pregato nella chiesa cattolica cristiana dove l’altare, alla fine delle lodi, è stato illuminato con candele arcobaleno.
La preghiera è stata allietata dalla musica di un organo a rullo.
Nel 2022 vi sarà la seconda (e definitiva) lettura per il matrimonio per tutti. Subito dopo l’adozione del Sinodo nazionale, dovrebbe essere possibile nella nostra Chiesa introdurre il matrimonio sacramentale per tutti.

La Chiesa cattolica cristiana non è uguale alla Chiesa cattolica romana
La grande differenza tra le due Chiese sta nella loro struttura. La Chiesa cattolica romana è strutturata gerarchicamente, la Chiesa cattolica cristiana ha una struttura episcopale-sinodale: il vescovo e il Sinodo Nazionale dovrebbero, ove possibile, decidere per consenso camminando insieme.
Mentre papa Francesco, in quanto capo della Chiesa cattolica romana, rifiuta categoricamente il “matrimonio per tutti” non solo ecclesiastico ma anche civile, il Sinodo nazionale cattolico cristiano ha approvato e sostenuto il diritto civile del matrimonio per tutti già nel 2019.